Le specie frequentemente catturabili vicino a riva ed alle foci dei fiumi, da un pescatore sportivo, con attrezzatura comune sono: il cefalo, il ghiozzo (go), il ghiozzo paganello (paganello), il suro, lo sgombro, la sogliola, la passera, la spigola o branzino, il ragno, il rombo, 1’anguilla, la sardina e la papalina, le seppie.
Altre specie catturabili più al largo, sono il cappone luzerna (luzerna), il rombo, il merluzzo, il nasello, 1’ombrina, il palumbo, la rana pescatrice (coda di rospo), la razza, lo scorfano, il tonno, la triglia.


Alcune varietà di pesci, prevalentemente d’acqua dolce, si possono anche trovare con frequenza nelle acque salmastre della foce dei fiumi, come ad es. le trote.
Camminando sul bagnasciuga specie nei giorni di forti basse maree, potrai facilmente catturare vongole, vongole veraci e cannolicchi (cappelunghe), inoltre attaccate agli scogli vivono le cozze. D’estate, in special modo verso l’inizio, durante le calde notti senza luna, avrai modo di esercitare un tipo di pesca molto stimolante, quella all’anguilla.

Praticata alla foce dei fiumi con canne da fondo e zavorra pesante, risulta essere prodiga di buone catture, innescando gli ami con lombrichi di terra. I pescatori locali che la esercitano un po per passione e un po’ per professione sono abilissimi in questo tipo di pesca, che praticano mediante un attrezzo antico ed efficace che spesso costruiscono da soli detto “nassa”, si tratta praticamente di un contenitore a maglie strette fusiforme che permette al pesce di entrare ma non di uscire. Un’altra forma di pesca all’anguilla ormai in disuso e quella detta “col bocon”.
Si pratica con la barca e con una canna a cui e appeso un filo che termina con un grumo di vermi e un ombrello aperto rovesciato. Di notte nell’oscurità totale si immerge il “boccone” in acqua e si attende che il pesce abboc chi . L’anguilla una volta ingoiata l’esca non la mol la se non quando si sentirà fuori dall’acqua. Sara in quel momento che il pescatore dovrà dimostrare fermezza, precisione e velocità, nel far cadere il pesce dentro l’ombrello.

Ancora d’estate potrai insidiare il furbissimo cefalo con montature leggerissime, a galleggio, innescando gli ami con vermi di mare.
In settembre e facile fare cestino con le passe re, preda che abbocca senza difficoltà sia con vermi di mare che di terra, naturalmente a fondo.